Criteri per la scelta di pelli e pellicce. In pellicceria, come in altri settori merceologici, una buona base teorica ed un esercizio diretto e continuo della pratica professionale costituiscono elementi di fondamentale importanza per chi acquista o vende pelli e pellicce. Ciò premesso si indicano alcuni elementi che permettono di valutare la qualità di una pelliccia:
Taglia. A parità di altre condizioni la taglia grande è spesso preferita; in alcuni tipi di pelle, però le taglie grandi coincidono con una più scadente qualità commerciale e presentano un pelo più ruvido. Nel commercio internazionale, per qualificare le taglie, si usano delle denominazioni convenzionali. Alcune di queste denominazioni sono: EX EX LARGE, EX LARGE, LARGE, MEDIUM, SMALL. Per alcuni tipi di pelli le denominazioni convenzionali corrispondono a determinate lunghezze che gli esperti debbono conoscere.
Colore. Parlando di colori naturali si definisce primo colore il colore puro nell'ambito della specie cui appartiene. Ad esempio una volpe rossa è tanto più bella di colore quanto più è rossa, un visone scuro è tanto più bello quanto più si avvicina al nero. Anche per il colore esistono delle denominazioni convenzionali; per il visone scuro ad esempio sono: EX EX DARK, EX DARK, DARK, MEDIUM, PALE.
Le pelli di colore chiaro diminuiscono di valore quando tendono al giallo mentre quelle di colore scuro quando tendono al rossiccio.
Foltezza. La foltezza è, per una pelle da pellicceria, un requisito molto importante in quanto più una pelliccia è folta tanto più è pregiata. La foltezza deve però dipendere da un buon equilibrio borra/giarra, laddove coesistono, ed il pelo deve essere setoloso lucente e composto (non feltrito)
Sesso. In alcune specie animali il sesso è un elemento molto importante; nei visoni, ad esempio, le femmine sono di taglia sensibilmente più piccola dei maschi, hanno un pelo più basso e setoso ed un cuoio più leggero; nei Pekan le femmine sono più pregiate dei maschi. Generalmente però i maschi, avendo pelo più folto e taglia più grande, hanno maggiore valore commerciale.
Disegno. Abbiamo visto che per disegno si intende la disposizione naturale del pelo sul manto dell'animale. In alcuni tipi di pelle il disegno è estremamente importante, una pelle che presenta un disegno rigoroso infatti è molto più pregiata di una che ha un disegno approssimato o scomposto. Esempi sono il disegno a sigaretta o a macchia olio per i Karakul, il disegno della croce per le volpi (argentate con croce nera, rosse con croce rosso scuro) e il disegno delle macchie nei maculati.
Pesantezza e qualità. Le pelli debbono essere leggere pur garantendo tutti i requisiti di durata, il cuoio deve essere elastico e resistente, poroso, morbido, facilmente atto alla cucitura ed alla tenuta del punto; il pelo infine deve essere setoso, lucente, composto e sciolto, senza filature nei vortici rispettoso del verso naturale del manto dell'animale (cioè dalla testa alla coda, dal dorso al ventre).
Le pellicce oltre ai requisiti già elencati per le pelli, di cui sono composte, devono avere anche quelli derivanti da una corretta manifattura affinché questa possa definirsi a regola d'arte. Tutte le fasi manifatturiere debbono essere state realizzate con la dovuta perizia e metodica. La pelliccia, una volta indossata, deve mostrare corretta vestibilità, deve cioè calzare ed essere a piombo, senza aperture sui davanti o penzolamenti e svirgolature.